Il nuovo Governo italiano ha in pogramma il divieto della pubblicità per il gioco d'azzardo


Francesca C. - giugno 19, 2018

Uno dei quattro punti di un nuovo "decreto dignità" propone un assoluto divieto di tutte le attività pubblicitarie connesse a qualunque tipo di gioco d'azzardo.

La nuova coalizione di governo in Italia sembra avere un atteggiamento profondamente contrario al gioco d'azzardo e gli operatori stanno già iniziando a sentire le conseguenze di quest'ultimo cambio. Tra le altre cose che i leader del Paese stanno mettendo in atto, in relazione all'industria del gioco d'azzardo c'è la proposta di vietare ogni forma di pubblicità legata al gambling, che avrebbe indubbiamente un duro impatto sul business.

Limitare la visibilità

Nel corso degli ultimi anni, il settore del gioco d'azzardo in Italia ha sperimentato una crescita significativa. Luigi Di Maio, il nuovo Vice Premier del Paese, crede che questo sia connesso agli alti livelli di visibilità che il gioco d'azzardo (online e tradizionale) ha ricevuto da parte dei media, principalmente attraverso la pubblicità.

Nonostante questo sia un bene per il settore, Di Maio crede che questa crescita debba essere frenata e che sia necessario applicare delle limitazioni più severe, specialmente per quanto riguarda la pubblicità. E' uno dei punti principali di un "decreto dignità" proposto qualche giorno fa, che suggerisce, tra le altre cose, un assoluto divieto della pubblicità per il gioco d'azzardo.

Limitare il settore

Secondo Di Maio, il divieto assoluto del gioco d'azzardo nel Paese sarebbe controproducente poichè farebbe solo crescere le operazioni di gioco d'azzardo illegali. Tuttavia, è necessario mettere in atto delle misure per limitare il settore e la sua popolarità, e un divieto della pubblicità potrebbe contribuire in larga misura a ottenere questo risultato.

Il divieto è solo una piccola parte del movimento anti-gambling in Italia. Ci sono altre disposizioni legali già attive o in corso di attivazione che limiteranno ulteriormente gli operatori del gambling in Italia. Una di queste disposizioni ha a che fare con le ore di apertura delle sedi tradizionali (non online), che potrebbero essere ridotte a solo otto al giorno.

Queste modifiche proposte arrivano sulla scia di nuove leggi antiriciclaggio già introdotte, che richiedono ai casinò di raccogliere molte più informazioni sui loro clienti per aiutare a prevenire l'evasione fiscale, il riciclaggio di denaro e altre attività illecite facilitate da questi operatori.

Il nuovo governo ha chiarito di avere una "lunga lista di lamentele" nei confronti del settore e il divieto della pubblicità potrebbe essere solo la punta dell'iceberg. Nonostante l'assoluto divieto del gioco d'azzardo non sembri essere una possibilità, sembra che gli operatori con licenza presenti nel Paese, sia online sia tradizionali, avranno del filo da torcere nei prossimi mesi.


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